Chi l’ha detto che in città non ci sono laboratori artigiani?
A Trento abbiamo trovato un pezzo della meglio gioventù: Gianmaria, mastro liutaio e violoncellista, ci ha accolti nel suo prezioso laboratorio profumato di legno e resine, pieno di musica e arte.
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Abbiamo lasciato il viavai dei residenti e sorpassato un gruppo di turisti diretti al Castello del Buonconsiglio per entrare nel bel palazzo d’epoca dove Gianmaria costruisce e restaura strumenti musicali a corda.
Questa piccola deviazione dal tragitto quotidiano di molti ha trasformato la nostra giornata in una giornata speciale. Siete d’accordo anche voi, entrare in un laboratorio di liutaio non è cosa da tutti i giorni.
Sì, ma una volta entrati, che si fa? Un sacco di cose!
“Legno, soltanto legno e tempo, molto. Dedizione, vesciche, calli e schegge. Attrezzi rubati a scultori e dentisti, orafi e pittori.
Ci sono i profumi, c’è quello “alpino” dell’abete di risonanza, l’acero bruciato che ricorda il cioccolato, i balsami e le essenze delle vernici naturali, la pece.” – Gianmaria
Per incominciare, vista e olfatto si mettono al lavoro alla ricerca di tutti i tipi di legno presenti nello studio di Gianmaria. Basta guardarsi intorno. Appartengono agli strumenti in costruzione, alle sagome appese alle pareti. Li troviamo tra i modelli appoggiati accanto al bancone di lavoro, robusto e vissuto, fatto di legno anche lui.
Quante curiosità abbiamo su quest’arte e tecnica artigianale: cosa fa esattamente un liutaio? Qual è la sua storia? Come si costruisce quel violoncello su cui nostro nipote passa ore e ore di studio? E che materiali si utilizzano?
Gianmaria ha deciso di aprire il suo spazio di lavoro agli appassionati di musica, ai musicisti in erba, a chi ne vuole sapere di più.
A noi di Italian Stories ha dato risposta alle domande (tante!) che avevamo in serbo da tempo, rivelandoci fatti molto interessanti del suo lavoro.
“… un processo creativo a metà tra artigianato ed arte, in una dimensione fondata sui decimi di millimetro che lascia comunque spazio all’istinto e coinvolge occhio e orecchio, mano e pensiero.” – Gianmaria
Un giorno non è mai uguale a un altro in un laboratorio in attività. Una cosa che amiamo fare ogni volta che torniamo a visitare Gianmaria è dare un’occhiata a quello che ha in cantiere sul suo banco di lavoro. Nasce sempre un nuovo discorso sulla sua attività.
Chissà su che cosa starà lavorando oggi.
Vicino a lui, tre violini sono appesi accanto a una mazzetta candida e corposa di crini per archi. Una piccola parete attrezzata mantiene ordine tra le sgorbie. E ancora, sulle pareti, compassi, seghetti e altri strumenti di metallo mai visti prima. Provate anche voi a guardare una seconda volta lo stesso scorcio: scoprirete sempre nuovi particolari.
Intanto, in un angolo del laboratorio un gatto dorme acciambellato sul fondo di un vecchio violoncello. Lui si sente molto a suo agio qui e noi di Italian Stories siamo certi che lo sarete anche voi.
Da Trento a Cremona, ecco i nostri mastri liutai! Vedi tutte le esperienze e scopri i volti di tutti gli artigiani su Italian Stories.
Credits: fotografie di Claudia Corrent.