Guest post a cura di Marianna Mollica | Blog: BrandEssere
Dal Mar Tirreno di Spezia all’Adriatico di Pescara. Se la scorsa volta ci siamo occupati di cappelli su misura, ora ci dedicheremo ai mobili ed elementi di arredo.
L’abbiamo imparato dal romanzo di Collodi: la lavorazione del legno può creare sedie, mensole, tavoli, ecc. con un’anima. Qui parleremo dell’avventura dei Patriarca: non è un romanzo ma una storia vera.
L’inizio è tipico dell’eccellenza artigiana Made in Italy: Vincenzo Patriarca impara il mestiere del falegname in bottega e dopo anni di gavetta fonda la sua impresa artigiana. Passano pochi anni e la fiducia di artisti, architetti e di coloro che desiderano un ambiente su misura è conquistata.
“Ricerca di qualità e cura dei dettagli”: queste sono le parole d’ordine dei suoi mobili in legno.
Infatti, la leggenda vuole che la porta della sua impresa artigiana si aprisse solo dopo averle pronunciate. Sarà vero? (Chissà!). Fu così che, con qualità e cura dei dettagli, fece crescere il gruppo fino a lavorare, negli anni ’90, con molte realtà mondiali del settore design. Grazie a queste esperienze internazionali cambiò il loro approccio al mestiere.
Divennero dei falegnami artigiani aperti all’uso di nuove tecnologie e di nuovi metodi produttivi: “l’industrializzazione di piccole serie permette la realtà di crescere, ragionando in termini di programmazione e pianificazione, utilizzando strumenti innovativi con la competenza e le esperienza di una struttura che conserva e preserva il saper fare e che mette al primo posto la soddisfazione del Cliente.”
Per molti artigiani, ancora oggi, questo è un esempio da cui ispirarsi.
Oggi quello di Sara e Ilaria è un laboratorio di idee e progetti che chi vive l’esperienza di un giorno in bottega, con Italian Stories, potrà ammirare.
Da questo laboratorio nasce il marchio italiano Macmamau, figlio delle seconda generazione: Ilaria e Sara decidono di mettere in campo le competenze da architetto e illustratrice. I loro prodotti mescolano il sapore della tradizione e metodologia ebanistica con il mondo dell’arte per creare elementi d’arredo in piccole e preziose serie.
Ogni prodotto sembra raccontare una storia e inevitabilmente, quando li vedi per la prima volta, inizi ad immaginare il percorso che ha portato alla loro creazione. Ti incuriosisci e pensi che il nome del prodotto possa fornire indizi: Deep, Mimo,Twins, Renè, Scacco Matto sono alcuni.
Lo ammettiamo, lo abbiamo chiesto direttamente a Sara ma abbiamo deciso di non dirvelo. Abbiamo pensato che, come con le opere d’arte, ogni persona che entra in contatto con gli elementi d’arredo di loro creazione dev’essere libero di farne una propria e personale interpretazione.