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Penso che nulla accada per caso. E se oggi io, giornalista con la passione della scrittura, mi trovo in una bellissima città medievale quale Gubbio, alla guida di un’associazione legata alla tradizione tipografica, lo devo all'incontro con mio marito Alessandro Sartori. Un passato di regista alle spalle, animato da una inquieta ricerca del bello e del vero, nel 1995 trovò la sua strada nel realizzare 'il libro perfetto', dando vita a Milano al marchio editoriale 'unaluna'. Contenuto e forma vanno di pari passo nelle produzioni di eccellenza stampate negli anni, con titoli a tiratura limitata, conosciuti e richiesti in tutto il mondo per il pregio dei materiali usati, a partire dalla carta di cotone a pH neutro. Passando, poi, per la composizione a caratteri mobili, la stampa al torchio tipografico, fino alla legatura a mano e agli interventi in acquaforte. Dall'amore sconfinato della nostra troppo breve storia, dall'ammirazione per la capacità visionaria e geniale di Alessandro e dal disperato distacco per la sua scomparsa, trovo oggi alimento per cercare di restituire il dono ricevuto: trasmettere, soprattutto ai giovani, lo stupore e la meraviglia nel creare opere con il carattere di unicità. I nostri laboratori hanno, infatti, trovato 'casa' nel Liceo artistico della città. Qui sono tanti gli studenti che sperimentano l'unione 'mente / mano' e diventano 'impressori' sotto la guida dello stampatore Piero o imparano i segreti degli amanuensi con Antonella, Roberta, Giulia e Letizia, Maria Assunta grazie alle loro lezioni di calligrafia e miniatura. Nella ricerca di 'antichi mestieri per nuovi lavori', è soprattutto quest'ultima al centro del design e della produzione, dando nuova vita, attraversi moderni 'scriptorium' con pennelli, pigmenti e foglia d'oro, a quel sigillo assegnato alla città di Gubbio da Dante, attraverso l'incontro nel canto XI del Purgatorio con il miniatore Oderisi, "l'onor d'Agobbio e l'onor di quell'arte ch'alluminar chiamata è in Parisi". Come dire, le radici del passato sbocciano e diventano fiore e frutto.
LA STORIA |
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Penso che nulla accada per caso. E se oggi io, giornalista con la passione della scrittura, mi trovo in una bellissima città medievale quale Gubbio, alla guida di un’associazione legata alla tradizione tipografica, lo devo all'incontro con mio marito Alessandro Sartori. Un passato di regista alle spalle, animato da una inquieta ricerca del bello e del vero, nel 1995 trovò la sua strada nel realizzare 'il libro perfetto', dando vita a Milano al marchio editoriale 'unaluna'. Contenuto e forma vanno di pari passo nelle produzioni di eccellenza stampate negli anni, con titoli a tiratura limitata, conosciuti e richiesti in tutto il mondo per il pregio dei materiali usati, a partire dalla carta di cotone a pH neutro. Passando, poi, per la composizione a caratteri mobili, la stampa al torchio tipografico, fino alla legatura a mano e agli interventi in acquaforte. Dall'amore sconfinato della nostra troppo breve storia, dall'ammirazione per la capacità visionaria e geniale di Alessandro e dal disperato distacco per la sua scomparsa, trovo oggi alimento per cercare di restituire il dono ricevuto: trasmettere, soprattutto ai giovani, lo stupore e la meraviglia nel creare opere con il carattere di unicità. I nostri laboratori hanno, infatti, trovato 'casa' nel Liceo artistico della città. Qui sono tanti gli studenti che sperimentano l'unione 'mente / mano' e diventano 'impressori' sotto la guida dello stampatore Piero o imparano i segreti degli amanuensi con Antonella, Roberta, Giulia e Letizia, Maria Assunta grazie alle loro lezioni di calligrafia e miniatura. Nella ricerca di 'antichi mestieri per nuovi lavori', è soprattutto quest'ultima al centro del design e della produzione, dando nuova vita, attraversi moderni 'scriptorium' con pennelli, pigmenti e foglia d'oro, a quel sigillo assegnato alla città di Gubbio da Dante, attraverso l'incontro nel canto XI del Purgatorio con il miniatore Oderisi, "l'onor d'Agobbio e l'onor di quell'arte ch'alluminar chiamata è in Parisi". Come dire, le radici del passato sbocciano e diventano fiore e frutto. | |
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