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Roberta è artista orafa, con le idee ben chiare sin da quando aveva 13 anni. Scelse gli studi che le permisero di conseguire la maturità artistica in arti applicate dei metalli e dell’oreficeria, per partire subito dopo a Vicenza (patria dell’oro) qui la sua vera e propria formazione, presso importanti realtà e nomi noti nelle aziende e scuole vicentine.
“Un percorso che inevitabilmente mi ha tenuta lontana dalla mia Terra, mi è mancata molto, così a 30 anni ho deciso di rientrare nella mia città: Otranto, lasciando un contratto a tempo indeterminato e la vita che oramai avevo costruito al nord, per tornare al calore e folklore del sud, ai miei affetti e alla mia città!
È stata proprio la nostalgia e l’amore per la mia terra che mi hanno fatto riscoprire i materiali come il legno d’ulivo e la pietra leccese, che combinati alle architetture e agli elementi del Salento, raccontano la mia arte, la cultura di un luogo, le mie origini, coniugando la tecnica orafa alla sperimentazione. Tutto questo utilizzando materiali poveri e metalli non preziosi, poichè la vera preziosità sta nel messaggio rappresentato.
Determinazione, consapevolezza e la testa un po’ per aria per sognare mi hanno permesso di realizzare concretamente il mio desiderio di sempre. Oggi sono molto felice di realizzare le mie collezioni, recuperando ed interpretando le tradizioni e la storia del mio territorio con le tecniche orafe antiche come la microfusione a cera persa (basti pensare che la tecnica della fusione risale al 3000 a.C.).
Sono felice di ospitarvi nel mio piccolo atelier, e di raccontarvi e trasmettervi la mia passione!”.
LA STORIA |
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Roberta è artista orafa, con le idee ben chiare sin da quando aveva 13 anni. Scelse gli studi che le permisero di conseguire la maturità artistica in arti applicate dei metalli e dell’oreficeria, per partire subito dopo a Vicenza (patria dell’oro) qui la sua vera e propria formazione, presso importanti realtà e nomi noti nelle aziende e scuole vicentine. “Un percorso che inevitabilmente mi ha tenuta lontana dalla mia Terra, mi è mancata molto, così a 30 anni ho deciso di rientrare nella mia città: Otranto, lasciando un contratto a tempo indeterminato e la vita che oramai avevo costruito al nord, per tornare al calore e folklore del sud, ai miei affetti e alla mia città! È stata proprio la nostalgia e l’amore per la mia terra che mi hanno fatto riscoprire i materiali come il legno d’ulivo e la pietra leccese, che combinati alle architetture e agli elementi del Salento, raccontano la mia arte, la cultura di un luogo, le mie origini, coniugando la tecnica orafa alla sperimentazione. Tutto questo utilizzando materiali poveri e metalli non preziosi, poichè la vera preziosità sta nel messaggio rappresentato. Determinazione, consapevolezza e la testa un po’ per aria per sognare mi hanno permesso di realizzare concretamente il mio desiderio di sempre. Oggi sono molto felice di realizzare le mie collezioni, recuperando ed interpretando le tradizioni e la storia del mio territorio con le tecniche orafe antiche come la microfusione a cera persa (basti pensare che la tecnica della fusione risale al 3000 a.C.). Sono felice di ospitarvi nel mio piccolo atelier, e di raccontarvi e trasmettervi la mia passione!”. | |
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