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Mi chiamo Pierluigi Presciuttini e sono cresciuto in mezzo agli olivi e nel frantoio di famiglia. La passione per queste piante meravigliose mi ha spinto ad intraprendere con dedizione e caparbietà la ricerca di continui miglioramenti agronomici nella gestione degli oliveti, partendo dalla coltivazione a vaso policonico fino agli strumenti per l’indicazione del corretto periodo di raccolta, privilegiando sempre una coltivazione sostenibile e naturale ed escludendo l’utilizzo di prodotti chimici dannosi, nella convinzione che la naturale qualità del prodotto debba essere sempre al primo posto.
Attualmente gestisco circa 3000 piante e quasi tutte sono state recuperate dall’abbandono negli ultimi 4 anni. Molte cultivar sono caninesi, molte altre frantoio e altre leccino e moraiolo.
Con l'obiettivo di produrre un olio assolutamente straordinario, sono sempre in cerca di oliveti abbandonati da recuperare. Mi attraggono in particolar modo le piante che sono state lontane dall’uomo per molto tempo in quanto sono le migliori per qualità di produzione e rusticità del portamento.
LA STORIA |
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Mi chiamo Pierluigi Presciuttini e sono cresciuto in mezzo agli olivi e nel frantoio di famiglia. La passione per queste piante meravigliose mi ha spinto ad intraprendere con dedizione e caparbietà la ricerca di continui miglioramenti agronomici nella gestione degli oliveti, partendo dalla coltivazione a vaso policonico fino agli strumenti per l’indicazione del corretto periodo di raccolta, privilegiando sempre una coltivazione sostenibile e naturale ed escludendo l’utilizzo di prodotti chimici dannosi, nella convinzione che la naturale qualità del prodotto debba essere sempre al primo posto. Attualmente gestisco circa 3000 piante e quasi tutte sono state recuperate dall’abbandono negli ultimi 4 anni. Molte cultivar sono caninesi, molte altre frantoio e altre leccino e moraiolo. Con l'obiettivo di produrre un olio assolutamente straordinario, sono sempre in cerca di oliveti abbandonati da recuperare. Mi attraggono in particolar modo le piante che sono state lontane dall’uomo per molto tempo in quanto sono le migliori per qualità di produzione e rusticità del portamento. | |
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