Siamo Alessandra e Silvia, maestre mosaiciste e grandi amiche.
L’incontro con il mosaico è stato casuale ed ha cambiato, forse come tutte le casualità, le nostre vite.
La nostra é una formazione umanistica ma abbiamo sempre preferito lavorare con le mani.
Percorsi diversi ci hanno portato a fare del mosaico tagliato, quello tradizionale fatto con la martellina e il tagliolo, la nostra professione. Poi l'incontro casuale e fortunato con la Maestra mosaicista Maria Teresa Vacchini che ci ha insegnato il Mosaico Filato Minuto Romano meglio noto come micromosaico...sempre mosaico, stessa tessitura, ma tecnica completamente diversa. Si usano pinze, puntelli e fuoco e grazie a lei abbiamo imparato i segreti di questo antico mestiere che solo in pochissimi conosciamo in tutto il mondo.
Del micromosaico ci affascina la tecnica che fonda le sue radici nella storia di Roma. Amiamo anche la possibilità di poter creare -tramite la filatura dello smalto- tessere piccolissime, sottili come un capello, così come anche di un centimetro in base all'utilizzo che se ne vuole fare: quadro, gioiello ecc.
Il mosaico filato nasce in Vaticano nella seconda metà del '700, quando si decise di sostituire gli originali dipinti con copie non deperibili nel tempo.
Nacque così l’esigenza di raggiungere sia la compattezza della pittura sia le infinite sfumature di colore che con la pietra non si potevano ottenere.
Gli smalti da mosaico vengono posti in un crogiolo e, con l’ausilio del fuoco e dei puntelli, vengono fusi e mischiati. Grazie a delle pinze particolari viene data forma all’impasto e tirato fino ad ottenere delle bacchette lunghe e sottili, dette “teche”.
Da sempre si usano gli stessi strumenti, ma ciò non impedisce la sperimentazione e la creatività.
Il “saper fare” è imprescindibile dalla creazione dell’opera ed è questo che ci conquista ogni volta.